Alla Proud Chelsea Gallery di Kings Road a Londra sono in mostra fino al 26 ottobre scatti privati della coppia più charmant romantica e trasgressiva degli anni settanta.
Ne ho scritto su europaquotidiano.it
Alla Proud Chelsea Gallery di Kings Road a Londra sono in mostra fino al 26 ottobre scatti privati della coppia più charmant romantica e trasgressiva degli anni settanta.
Ne ho scritto su europaquotidiano.it
Ci suono luoghi dove abbiamo vissuto o che abbiamo semplicemente sfiorato, anche solo con l’immaginazione, dove rimane attaccata un pezzettino di anima.
Parigi per me è una città flottante, una città mentale, non solo perché non esiste più così come l’ho vissuta, ma anche perché non è mai esistita.
Parigi o cara era l’ironica e indicibilmente dolce esclamazione di mia Nonna Lina quando mio padre tornava da Parigi, e quando lei la pronunciava io nemmeno avevo mai visto il film, né sapevo chi fosse Franca Valeri.
Iniziavo ad amare, invece, la Gare du Nord, Parc Monceau, Rue Vaneau, e quei palazzi con le scale in legno senza ascensore.
Parigi è il ricordo festoso della mia famiglia d’estate, con i finestrini aperti e “Could it be magic” di Donna Summer come colonna sonora dei nostri viaggi.
Non so dare i nomi alle vie, alle canzoni, ai libri che leggo e ai film che vedo al cinema.
Non conosco le cose con processi razionali, ma solo con l’intuizione.
Spesso modifico i nomi dei posti, delle piazze, dei Paesi; ci rido sù, ma non è affatto divertente. Credo che sia una malattia, oppure una forma di ritardo mentale.
Non mi piace parlare per esibire ciò che so, ma solo comunicare le mie emozioni, ma spesso l’emozione mi impedisce di comunicare.
Mi piacerebbe vedere il mondo attraverso un paio di occhiali rosa, raccontarne le meraviglie, i profumi, e i colori brillanti, tralasciando i grigi, i luoghi comuni di coloro che parlano sempre credendo di sapere tutto, ma che lasciano nel cuore solo tanta tristezza.
Sentimenti come pugni nello stomaco
In fondo anche l’algida bellezza di una semi-dea può sembrarci più umana se si indagano le ragioni psicologiche di tanta perfezione, come fa Elizabeth Gouslan nella sua biografia di Grace Kelly La glace et le feu. Ne ho scritto su Europa Quotidianowww.europaquotidiano.it/2014/04/09/divina-grace-fuoco-e-ghiaccio
Come tutte le idee geniali la prima cosa cui pensiamo quando qualcuno inventa qualcosa di semplice e anche molto utile è “ma come ho fatto a non pensarci prima!”
Non solo queste piccole, maneggevoli macchine ti trasportano in zona a traffico limitato, con parcheggio incluso nel prezzo. Non solo ti danno la possibilità di scegliere se noleggiarla tutto il tempo oppure parcheggiarla dove vuoi (certo non sopra il marciapiede o sulle strisce gialle!) andare a cena in centro e poi cercare sullo smart phone la macchina disponibile più vicina a te; ma la cosa che ti manda letteralmente fuori di testa sono i tre alberini che sul display crescono e si popolano di fauna se hai una guida regolare, senza brusche frenate o accelerazioni.
Una sera siamo arrivati di notte. Ha nevicato e la macchina sulla stradina di terra battuta slitta. Sono scesa in mezzo alla neve con te in braccio che piangi.
Al buio la luce della luna illumina la neve, ma la paura di essere soli prende il sopravvento anche sul viso di mamma, la roccia.
Fragile,vivo di ricordi eppure ho voglia di progetti felici con le persone che amo.
Mamma ci ha ceduto la sua stanza, che prima era sua e di papà, perché dice che stiamo più comodi.
Mi ha creato disagio e inquietudine, perché lasciare le cose come erano mi aiutava a pensare papà ancora con noi.
Ogni mattone della casa, ogni collina illuminata di lilla e di rosa, i pini e la betulla fragile che circondano la casa e pure la grinta, la voglia di ricominciare sono il mio stato d’animo.
www.europaquotidiano.it/2014/03/26/la-prigioniera-di-Mitterrand/
Al funerale di Mitterrand vennero alla luce molti suoi segreti, Un libro appena uscito in Francia “La captive de Mitterrand” parla della sua compagna Anne Pingeot, madre di Mazarine. Ne ho scritto su Europaquotidiano
L’engouement dei francesi per Italo Calvino attraverso la riedizione della sua opera, tradotta con fedeltà al testo, con Gallimard/www.europaquotidiano.it/2014/03/11/Italo-Calvino-torna-in-Francia-con-Gallimard/
Ho sognato un viaggio
ho sognato di essere accanto al guidatore che conduceva spericolato
ho sognato una strada piena di tornanti sospesa nel buio
e mio padre che guidando sorrideva
tanti chilometri e tante chiacchiere di cui ricordo solo il tono scherzoso
Mi è venuto a trovare nei sogni, mi ha lasciato l’entusiasmo e la paura
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